Questa mostra è parte di un ampio progetto europeo che porta il medesimo nome: Ceramica, Cultura e Innovazione.
Lo scopo del progetto è focalizzare l’attenzione sugli sviluppi artistici e tecnologici avvenuti in campo ceramico dal 1850 in poi, ognuno dei sei Musei partecipanti ha selezionato quaranta opere rappresentative appartenenti alle proprie collezioni.
Esse offrono l’opportunità di osservare gli enormi cambiamenti avvenuti negli ultimi centocinquanta anni, il periodo forse più decisivo nella storia dell’umanità.
Le conquiste tecnologiche hanno avuto ripercussioni nell’arte come in ogni aspetto della società.
Con l’industrializzazione è comparsa la meccanizzazione e la duplicazione di oggetti.
Manufatti unici o prodotti decorati a mano hanno aperto la strada ad un gran numero di riproduzioni seriali, provocando in tal modo una mutazione nella posizione dell’artista e dell’artigianato nella società.
Il mondo delle arti decorative, relegate di conseguenza ad “arti minori”, ne ha subito l’influenza.
Un modo in cui le manifatture cercarono di resistere a tale perdita di considerazione fu, paradossalmente, limitare la produzione e, contemporaneamente, accrescere l’importanza dei prodotti conferendo loro il valore dato dall’unicità.
Tuttavia il principale risultato dell’industrializzazione fu di rendere gli oggetti d’arte immediatamente disponibili ad un ampia parte di popolazione.
Ciò rappresentò lo stimolo che diede vita al movimento delle Arti e Mestieri così come all’Art Noveau, entrambe alimentate dall’ideale di portare buoni oggetti d’arte nelle case di tutti. Samuel Bing così si espresse: “l’Art Noveau combatterà per eliminare il grigiore e la pretenziosità della vita quotidiana, introducendo al loro posto il buon gusto e l’eleganza della semplicità anche nel caso dei più quotidiani tra gli oggetti d’uso”.
Gli artisti reagirono in due diversi modi rispetto al loro ruolo: alcuni inventarono una nuova prospettiva nel design, altri difesero l’idea di espressione individuale attraverso l’opera d’arte.
Coloro i quali si chiamarono in seguito, con orgoglio, designer, erano affascinati dalle potenzialità della produzione industriale e tentarono di migliorare l’estetica di oggetti comuni e poco costosi disponibili a tutti.
Altri artisti reagirono esplorando le potenzialità fisiche e visive dei materiali utilizzati, per esempio la ceramica, senza alcun interesse nella possibilità di riprodurre l’oggetto.
Nonostante le difficoltà affrontate nella fase di modellazione e cottura, questi artisti, così come i pittori o gli scultori, ebbero come finalità la creazione di un oggetto d’arte unico.
Tra i numerosi e profondi cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi centocinquanta anni, uno dei più evidenti riguarda la comunicazione. Oggi possiamo stabilire contatti immediati tra ogni angolo del pianeta e le influenze cambiano alla velocità della luce.
Ogni artista può accedere ad un gran numero di tecniche diverse e ad un mondo di possibili fonti di ispirazione.
In tal senso, un semplice gruppo di quaranta opere ceramiche non possono rappresentare fedelmente l’evoluzione creativa avvenuta, ma si ha la speranza che ci aiutino a capire qualcosa di questa natura le evoluzione e del cambiamento di ruolo dell’umile oggetto ceramico.